Elettrocardiogramma

Cos'è Cos'è l'Elettrocardiogramma (o ECG)? L'elettrocardiogramma, o ECG, è un test diagnostico, di tipo strumentale, che registra e riporta graficamente il ritmo e l'attività elettrica del cuore. Lo strumento usato per l'elettrocardiogramma è chiamato elettrocardiografo. Il medico a cui spetta, di solito, l'interpretazione di un tracciato elettrocardiografico è un cardiologo, ossia un medico specializzato in cardiologia. Cuore: Anatomia e Funzione in breve Il cuore è un organo impari, suddivisibile in quattro cavità (l'atrio destro, l'atrio sinistro, il ventricolo destro e il ventricolo sinistro) e composto da un tessuto muscolare davvero molto particolare: il miocardio. La particolarità del miocardio risiede nella capacità di generare e condurre da sé gli impulsi nervosi per la contrazione degli atri e dei ventricoli. La sorgente di questi impulsi, che sono equiparabili a dei segnali di tipo elettrico, risiede a livello dell'atrio destro e prende il nome di nodo seno atriale. Il nodo seno atriale ha il compito di scandire la giusta frequenza di contrazione dell'organo cardiaco (la cosiddetta frequenza cardiaca), in maniera tale da garantire un ritmo cardiaco normale. Il normale ritmo cardiaco è detto anche ritmo sinusale. Usi A cosa serve l'Elettrocardiogramma? L'elettrocardiogramma permette al cardiologo di rilevare: La presenza di aritmie cardiache. Un'aritmia cardiaca è un'alterazione del normale ritmo cardiaco (ritmo sinusale). Il normale ritmo cardiaco di un essere umano adulto ha una frequenza di contrazione a riposo compresa tra i 60 e i 100 battiti per minuto. Un'ischemia o un infarto del miocardio, probabilmente secondario a un restringimento o a un'occlusione completa delle arterie coronarie del cuore (N.B: infarto del miocardio e attacco di cuore sono sinonimi). Le arterie coronarie del cuore sono i vasi arteriosi che riforniscono di sangue ossigenato e sostanze nutritizie il miocardio. In medicina, il restringimento e l'occlusione completa delle arterie coronarie del cuore prendono il nome generico di coronaropatie o malattie delle coronarie. La presenza di alterazioni strutturali delle cavità cardiache, atri e/o ventricoli. Tra le alterazioni strutturali delle cavità cardiache, rientrano condizioni quali: la cardiomiopatia dilatativa, la cardiomiopatia ipertrofica, l'ipertrofia ventricolare sinistra e il cuore ingrossato. In siffatte circostanze, le pareti di atri e/o ventricoli possono ispessirsi oppure stirarsi. Gli esiti di un precedente attacco di cuore. L'attacco di cuore lascia dei segni indelebili a livello sia anatomico che funzionale. I pazienti che hanno subìto un infarto del miocardio devono sottoporsi periodicamente a un elettrocardiogramma, per monitorare le condizioni del proprio cuore. La presenza di condizioni cardiache, caratterizzate da un'alterazione della conduzione elettrica. Alcuni esempi di queste condizioni cardiache sono: la sindrome del QT lungo e i blocchi di branca (destra o sinistra). Inoltre, l'elettrocardiogramma consente di valutare: Il funzionamento di pacemaker e dispositivi analoghi (come per esempio il defibrillatore cardioverter impiantabile), nei soggetti che ne sono chiaramente portatori. Gli effetti sul cuore di quei farmaci che potrebbero alterare, in alcune circostanze, la frequenza o la conduzione elettrica del cuore.

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EGG

Di che cosa si tratta? L'elettroencefalogramma (EEG) è un esame strumentale non invasivo che permette di indagare la funzionalità del cervello attraverso l’analisi e la registrazione della sua attività elettrica. Si effettua ponendo degli elettrodi sulla testa in corrispondenza di determinate aree cerebrali. Gli elettrodi rilevano gli impulsi elettrici e li trasmettono a una macchina in grado di tradurli in un tracciato, che viene poi stampato su carta o trasferito su un supporto elettronico. Normalmente l'attività elettrica del cervello produce onde elettriche con una frequenza di 8-13 cicli al secondo. Questo ritmo, chiamato ritmo Alpha, può risultare alterato in presenza di alcune patologie neurologiche. L’EEG si utilizza soprattutto per la diagnosi e la gestione delle epilessie, ma viene spesso prescritto anche in caso di alterazioni della coscienza o delle funzioni cognitive, demenze e disturbi del sonno. È utile anche in caso di tumori, perché sia i tumori primitivi del cervello sia eventuali metastasi cerebrali, secondarie a tumori di altri organi, possono provocare epilessia, allucinazioni o disturbi del sonno. Esistono diversi tipi di elettroencefalogramma: - EEG di base (o standard): consiste nella registrazione del tracciato in condizioni di veglia. Al paziente viene richiesto di aprire e chiudere gli occhi, fare alcuni respiri profondi per poter registrare l'attività cerebrale in condizione di iperventilazione e sottoporsi a stimolazione luminosa intermittente. - EEG in privazione di sonno: viene effettuato durante il sonno, nel caso in cui l’EEG di base non risulti sufficiente o in presenza di disturbi del sonno. Alla paziente viene chiesto di dormire meno del solito la notte precedente all'esame per favorire l'addormentamento durante la sua esecuzione. - EEG dinamico (Holter): ha lo scopo di registrare l’attività cerebrale in un arco di tempo di uno o più giorni. Gli elettrodi permangono sulla testa di giorno e di notte e sono collegati a un piccolo registratore EEG portatile. - Telemetria video o video-EEG: consiste nella registrazione video del paziente mentre esegue l’EEG. Alla fine dell'esame, un computer fonde le informazioni acquisite dal video con quelle derivanti dal tracciato. Come si esegue? Una ventina di elettrodi di superficie, cosparsi con un gel che facilita la conduzione elettrica, vengono posizionati sul cuoio capelluto della paziente attraverso una cuffia elastica in neoprene; per registrazioni prolungate si usano elettrodi fissati allo scalpo con un collante al collodio. L'esame deve essere eseguito in un ambiente silenzioso e tranquillo, in modo da evitare possibili interferenze. Al paziente, in condizione di rilassamento, viene chiesto di aprire e chiudere gli occhi, respirare profondamente o guardare una luce intermittente, per verificare la reattività delle strutture encefaliche. È un esame che possono fare tutti? Sì, l'elettroencefalogramma è un esame sicuro e indolore, che può essere effettuato a qualunque età e non presenta controindicazioni. Può essere eseguito anche dalle donne in gravidanza.

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